Diario di una viaggiatrice solitaria a Las Vegas: un’avventura tra gli hotel più iconici della città
Day 1: Benvenuti a Las Vegas!
Arrivo a Las Vegas con il mio trolley rosso fiammante, occhiali da sole oversize e una buona dose di entusiasmo, pronta a scoprire gli hotel a Las Vegas più iconici e originali.
Non so bene cosa mi aspetta, ma sono sicura che ogni angolo di questa città saprà sorprendermi.
Perché ho scelto di viaggiare da sola? Beh, perché posso decidere tutto da me: niente compromessi su dove mangiare, dormire o cosa fare.
È una sensazione liberatoria, quasi come trovarsi in una di quelle commedie romantiche degli anni ’90, ma con meno attori famosi e più… casinò.

Il mio primo stop è il Trump International Hotel Las Vegas. Ah, questo posto è un inno al lusso sfrenato. Le porte d’oro, i pavimenti di marmo e il personale che sembra appena uscito da un casting per “James Bond”.
Salgo nella mia camera e mi trovo davanti a una vista panoramica sulla Strip. È una sensazione quasi irreale: il sole si riflette sulle torri degli hotel, le luci iniziano a brillare e io mi sento come una diva del cinema.
Decido di fare un salto alla spa, dove mi coccolo con un massaggio degno di una regina. A proposito, anche gli animali qui sono trattati come re; vedo un piccolo chihuahua in accappatoio e pantofole. Sì, avete capito bene.
Poco dopo decido di esplorare i dintorni. Una passeggiata mi porta al Fashion Show Mall, un paradiso dello shopping con oltre 250 negozi. Perfetto per una sessione di shopping-terapia!
Poi, visito il Madame Tussauds Las Vegas, dove mi diverto a scattare foto con le statue di cera delle celebrità. Da non perdere è anche il The High Roller, la gigantesca ruota panoramica che offre una vista mozzafiato sulla città. Un modo ideale per godersi il tramonto prima di rientrare all’hotel e concedersi una cena elegante al DJT Restaurant.
Day 2: Hotel Paris e la mia versione della Ville Lumière
La mattina seguente mi sveglio con l’adrenalina alle stelle. Mi infilo un vestito rosso con paillettes – perché a Las Vegas si può fare – e mi dirigo verso il Paris Las Vegas Hotel & Casino.
All’entrata, una replica della Torre Eiffel mi accoglie con un sorriso (beh, non proprio, è una torre, non può sorridere, ma spero abbiate capito il senso). Mi fermo a fare una foto in perfetto stile turista, poi mi concedo un croissant al Café Madeleine.

Decido di provare una delle attrazioni culinarie più famose dell’hotel: il Gordon Ramsay Steak. Ok, non c’è Gordon, ma i camerieri sono così cordiali che quasi mi fanno dimenticare il fatto che il mio filetto mignon costa come il mio affitto. D’altronde, quando sei a Las Vegas, non puoi fare altro che vivere come se fossi in un film (o almeno è quello che mi dico mentre scrivo la mia carta di credito con la consapevolezza di una samurai).
Con l’hotel che si trova proprio nel cuore della Strip, non posso resistere a una visita alla vicina Bellagio Fountains per vedere le famose fontane danzanti. È uno spettacolo che si ripete ogni 30 minuti, ma ogni volta è unico e magico. Proseguo poi verso il The LINQ Promenade, una vivace area pedonale piena di negozi, ristoranti e bar. Se siete appassionati di cioccolato come me, il M&M’s World è una tappa obbligata: quattro piani dedicati interamente al celebre confetto!
Day 3: Viva la piscina!
È ora di esplorare un altro lato di Las Vegas: il relax in piscina! Mi trasferisco al Mandalay Bay Resort & Casino. Prima di tutto: la piscina qui non è una semplice piscina. È una spiaggia vera e propria! Con sabbia, onde e un fiume lento. Indosso il mio costume più trendy e mi butto nel divertimento. Mentre galleggio su un materassino rosa (ovviamente a forma di fenicottero), penso che forse non ho bisogno di andare alle Hawaii, dopotutto. Mandalay Bay è una piccola isola tropicale nel mezzo del deserto. Ah, la magia di Las Vegas!

Mentre sono sdraiata a bordo piscina con un mojito in mano, mi godo lo spettacolo delle persone. Ci sono famiglie con bambini che ridono, coppie che si scambiano sguardi innamorati e persino un signore anziano con un cappello da pirata (che sembra decisamente divertirsi). Mi ritrovo a pensare che Las Vegas è un vero microcosmo dell’umanità. Tutti qui sembrano lasciarsi andare, e la cosa mi fa sentire parte di una grande famiglia globale di pazzi adorabili.
Appena fuori dall’hotel, si trova il famoso Shark Reef Aquarium, un acquario spettacolare con oltre 2.000 animali marini, compresi squali e razze. Dopo l’acquario, decido di fare un giro sulla Strip fino a raggiungere l’Excalibur Hotel per assistere al loro spettacolo “Tournament of Kings”, una cena-spettacolo medievale con cavalieri, giostre e combattimenti spadaccini. È un’esperienza unica, e anche se il cavaliere che tifavo perde, mi godo ogni minuto della serata!
Day 4: Squaletti e adrenalina
Oggi mi sveglio con un obiettivo ben preciso: nuotare con gli squali. No, non è un’esagerazione da travel blogger, è esattamente quello che puoi fare al Golden Nugget Hotel & Casino.
La loro piscina ha un acquario al centro con squali vivi. Sì, avete letto bene. Mi infilo il costume da bagno, respiro profondamente e mi lancio nello scivolo trasparente che passa attraverso l’acquario. Adrenalina pura. Sento una scarica di euforia e mi ricordo perché amo viaggiare da sola: perché posso fare cose folli senza che nessuno mi giudichi (o, peggio, mi impedisca di farle).

Dopo il tuffo con gli squali, mi rilasso su una chaise longue e mi concedo un cocktail. Uno squalo nuota pigramente accanto a me, come se mi stesse giudicando per aver scelto un Margarita invece di un Martini. Che ci posso fare, sono una ragazza semplice.
Essendo nel cuore di Downtown Las Vegas, è il momento perfetto per esplorare la leggendaria Fremont Street Experience.
Mi faccio catturare dalle luci al neon, dai performer di strada, e dalle mille attrazioni che affollano questa iconica via. Decido anche di provare la SlotZilla Zip Line, una zip line che mi fa volare sopra Fremont Street come una supereroina (o almeno così mi piace pensare). Più tardi, visito il Mob Museum, dove scopro il lato oscuro della storia del crimine organizzato in America, con tanto di esposizioni interattive e racconti affascinanti.
Day 5: Un tocco di Venezia nel deserto
Il mio viaggio continua e oggi mi dirigo verso il Venetian Resort Las Vegas. Devo dire che questa città non smette mai di sorprendermi. L’interno del Venetian è una replica fedele di Venezia, con tanto di gondole che navigano su canali finti, sotto cieli dipinti di azzurro. Mi sento come se fossi entrata in un quadro di Canaletto, con un tocco di kitsch che solo Las Vegas sa offrire.

Decido di fare un giro in gondola. La gondoliera, una signora dai capelli biondi con un accento più texano che veneziano, intona “O Sole Mio” mentre navighiamo sotto i ponti di marmo finto. Non riesco a trattenere una risata: questo è l’apice dell’assurdità e dell’incanto di Las Vegas.
Dopo il giro, mi fermo in una delle piazze del resort per un gelato al pistacchio. Mi sembra di essere a Piazza San Marco, ma senza i piccioni. Un’esperienza che non avrei mai immaginato di vivere nel bel mezzo del Nevada!
A due passi dal Venetian c’è il The Mirage, con il suo famoso Secret Garden and Dolphin Habitat. Vedere i delfini nuotare e giocare è un’esperienza magica. Continuo poi verso il The Palazzo, il resort gemello del Venetian, dove mi fermo per un aperitivo sulla terrazza del LAVO Italian Restaurant & Lounge, con una vista spettacolare sulla Strip. Infine, esploro i Grand Canal Shoppes, un centro commerciale con boutique di lusso e caffè pittoreschi che ricordano le calli veneziane.
Day 6: A caccia di balconi e viste mozzafiato
Ultimo giorno, ultima avventura. Mi sposto al JW Marriott Las Vegas Resort and Spa. Questo hotel è un po’ fuori dalla Strip, immerso in giardini lussureggianti e con una vista che toglie il fiato. La mia stanza ha un balcone che affaccia su una piscina tropicale circondata da palme. Decido di prendermi un po’ di tempo per me stessa, godendomi la quiete lontano dal trambusto della città.
Mi rilasso sul balcone, un libro in una mano e un bicchiere di vino nell’altra. Osservo il tramonto che dipinge il cielo di arancione e rosa, e penso che questo è il finale perfetto per la mia avventura a Las Vegas.

Visto che mi trovo un po’ più distante dalla Strip, decido di esplorare qualcosa di diverso. Prendo un taxi e mi dirigo al Red Rock Canyon National Conservation Area. Questo posto è incredibile: montagne di roccia rossa che si stagliano contro il cielo azzurro, percorsi escursionistici e viste mozzafiato. Dopo una passeggiata rigenerante, torno in città per una visita al Las Vegas Arts District, un quartiere vibrante pieno di gallerie d’arte, caffè e negozi vintage.
Al ritorno sento il richiamo della piscina, e dopo una nuotata rigenerante, mi concedo una cena raffinata al ristorante Hawthorn Grill dell’hotel. La bistecca è perfetta, il vino anche meglio.
Concludo la serata con un ultimo brindisi alla mia avventura da solista. Ripenso a tutto ciò che ho visto e vissuto: i lussi, le follie, le risate e le sorprese. Las Vegas, con la sua energia sfrenata, mi ha insegnato che non importa se viaggi da solo: puoi sempre trovare qualcosa di straordinario dietro l’angolo… e forse anche dentro di te.
Se dopo Las Vegas hai voglia di esplorare altre città iconiche, scopri i nostri consigli sugli hotel a Kansas City, Boston, New York, New Orleans e Minneapolis per continuare il tuo viaggio con stile.
Conclusioni: Las Vegas, baby!
Viaggiare da sola a Las Vegas è stata un’esperienza che non dimenticherò mai. Tra squaletti, gondole veneziane e piscine tropicali, ho scoperto una città che sa essere tanto eccessiva quanto affascinante. E ora, mentre preparo le valigie per la prossima avventura, so di avere una cosa in più da aggiungere alla mia lista dei desideri: tornare a Las Vegas. Perché, dopo tutto, che cos’è la vita senza un po’ di luci al neon e di magia?
